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giovedì 3 giugno 2010

Soluzione e recensione Fable III


Il brand Fable ha saputo sin dalla sua prima incarnazione dimostrarsti un prodotto valido e innovativo, non tanto per le entusiastiche anticipazioni del suo designer, l'eclettico Peter Molyneux, ma dimostrando con i fatti ciò che sulla carta erano le grandi potenzialità di questo atipico gioco di ruolo. Ovviamente, visto il grande hype creatosi attorno al rilascio del secondo capitolo, non pochi sono stati i videogiocatori poco enstusiasti o non completamente soddisfatti alla sua uscita, per quanto si trattasse di un ottimo titolo. Infatti, tutt'oggi molti cultori dei giochi di ruolo alla “vecchia maniera” vedono Fable come un prodotto poco profondo e casual, mentre nella realtà si tratta propriamente di una differente forma di contaminazione col GDR, che ha come prerogativa una base ruolistica sì semplice, ma accompagnata magistralmente da una esperienza ludica immersiva e assai profonda, che preme fortemente sull'evoluzione del personaggio e l'interazione con il mondo attorno ad esso.

Rivoluzione Industriale
La verdeggiante e lucente Albion sembra avere subito una sorta di “rivoluzione industriale”, così, a circa 60 anni di distanza dall'ultimo capitolo, vi ritroverete ad attraversare una città cupa e uggiosa. Dove prima sorgevano copiosi boschi incontaminati e prati fioriti, ora tutto viene soffocato dai fumi delle ciminiere e lo sporco ed il malessere dilagano lungo i cuniculi e fra i tuguri cittadini, testimoniato dalla presenza di mendicanti e barboni in ogni dove. Qui entra in azione l'eroe del gioco, che sarà il figlio del protagonista di Fable II, il quale dovrà spodestare l'attuale Re e prendere il controllo di Albion al fine di cambiare le sorti del Regno; in meglio o in peggio dipenderà dalle vostre scelte. Ovviamente, ancora una volta, non sarà indispensabile essere buoni per proseguire nell'avventura, ma le decisioni via via intraprese condizioneranno il resto della storia ed anche i rapporti con le varie fazioni presenti del Regno. Accontentare tutti non sarà possibile. Si potrà, ad esempio, fare leva sulle cattive intenzioni di determinate tipologie di cittadini, oppure aiutare i soliti poveri e indifesi al fine di salvarli dalla loro posizione svantaggiosa promettendo una vita migliore. Tutte queste situazioni, a detta del designer Molyneux, faranno comprendere al giocatore cosa significhi davvero essere a capo di una nazione: le scelte fatte si ripercuoteranno su di una intera popolazione, non solo su noi stessi, rendendoci coscienti dell'importanza del ruolo intrapreso.

Tocco da favola
La possibilità di conferire all' alter-ego maggiore espressività e umanità nei comportamenti, attraverso il contatto fisico o l'esternazione degli stati d'animo, come abbracciare un bambino oppure accarezzare la propria findanzata, è un fattore importante, forse troppo trascurato in Fable II dove il protagonista si dimostrava poco più di un “fantoccio senz'anima”. Molyneux e compagni hanno dunque deciso di lavorare molto su questo aspetto, e non intendono trascurarlo nuovamente. Il sistema che fa di questo bisogno il suo cavallo di battaglia è denominato Touch, e permetterà al giocatore di compiere le azioni sopracitate, o altri comportamenti, in un ventaglio di variabili che abbraccia un ampio spettro di comportamenti, da quelli etici agli atti vandalici. Purtroppo, i dettagli a riguardo sono piuttosto esigui e vista la caratteristica particolarmente “corporea” di questo sistema, viene facile pensare un futuro accostamento alla tecnologia Natal. Ma, probabilmete, sarà l'E3 l'occasione giusta per tali dichiarazioni. Anche il sistema di crescita del personaggio è stato rivisitato totalmente, sostituendo le più canoniche sfere cumulabili tramite l'uccisione dei nemici con un concetto più ampio, che tiene in considerazione le scelte intraprese dal giocatore e va a tracciare un'evoluzione varia e sfaccettata, ma non meno “visibile”. Ad esempio, l'utilizzo di un'arma rispetto ad un'altra delinerà l'aspetto fisico del protagonista: l' uso di spadoni o asce renderà l'eroe possente e muscoloso, diversamente, utilizzando armi da fuoco o spade corte, l'alter ego apparirà agile e snello; infine, utilizzando la magia compariranno particolari simboli sulla pelle. Le armi rispecchieranno l'allineamento di chi le ha portate, rendendosi visivamente aggressive se brandite da un eroe malvagio, oppure caratterizzate da forme morbide e angliche nelle mani di un eroe giusto e onesto. Le armi che ogni giocatore utilizzerà durante l'avventura saranno dunque uniche e diverse da ogni altra anche se appartenenti alla stessa categoria, e saranno marchiate dal gamertag di chi le ha utilizzate. Con un sistema di compravendita online, non ancora precisato, sarà possibile scambiare e vendere le proprie armi. Durante i combattimenti, pressoché invariati rispetto al passato, la novità più interessante è un sorta di attacco speciale, probabilmente utilizzabile solo in determinate situazioni, che sottolineato da effetti scenografici come ralenti o cambi di visuale, farà spuntare sulla schiena dell'eroe un paio di ali: d'angelo o da demone, a seconda dell'allineamento.

Dark Fable
La nuova Albion dark-industriale è accompagnata da un dettaglio grafico sopraffino e paesaggi ottimamente riprodotti, i quali fanno sempre trasparire quel retrogusto fiabesco intrinseco nelle produzioni Lionhead. Le texture e gli effetti particellari, quali fumo, acqua ed esplosioni sanno regalare effetti speciali di buon impatto. Purtroppo è ancora presto per sbilanciarci sul livello tecnico, ma le premesse fanno ben sperare, anche nel migliorare tutti quei problemi che avevano inficiato i precedenti capitoli, come cali di frame rate o modelli poligonali dei personaggi non proprio di eccelsa qualità. Per quanto riguarda l'interfaccia, l'HUD è stato completamente eliminato, in modo da rendere meno artificiosa l'esperienza di gioco.
Recensione Videogioco FABLE III scritta da SIDMARKO
Commento Finale
Come sempre, le premesse del lavoro dei Lionhead Studios sono molto promettenti, ma visti i precedenti meglio astenersi dall'ottimismo euforico ed aspettare cauti il momento della verità. Da quello che si può notare fino ad ora, le novità sono davvero molte ed interessanti, e sembra che questo Fable III possa incarnare, finalmente, il capolavoro tanto atteso. Il possibile annuncio del supporto alla periferica Natal, inoltre, aggiunge quella componente innovativa che potrebbe fare la differenza.

(in aggiornamento)

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